Il decreto Semplificazioni parla di incentivi economici e premialità per “gli operatori economici, in forma individuale o in forma collettiva” che adotteranno “sistemi di restituzione con cauzione, nonché sistemi per il riutilizzo degli imballaggi”.
L’obiettivo è quello di “agevolare” il recupero gli imballaggi ma le norme e le regole della reintroduzione della virtuosa abitudine devono essere ancora tutte decise. Entro i prossimi quattro mesi il ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ex responsabile dell’Istituto Italiano di Tecnologia, in accordo con il ministero per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, dovrà emanare il regolamento applicativo in cui il Governo fissa i tempi, i modi, le cauzioni, i premi e gli incentivi economici da assegnare alle aziende.
Secondo dati del Sole24Ore prevale certamente il riciclo sopra il riuso, dopo l’uso si ricicla (dati Conai) il 48,7% della plastica con obiettivo del 50% entro il 2025 e in totale si ricicla il 73% degli imballaggi, scrive il Quotidiano economico-finanziario. Certamente c’è da considerare che riutilizzare grandi quantità di bottiglie di vetro impone la soluzione di problemi logistici non banali: dalla raccolta al trasporto, al peso, dai rischi di frantumazione alle procedure di igienizzazione”, scrive il Corriere della Sera.
Infine c’è da risolvere il problema plastica: “Se il pet con cui si producono le bottiglie oggi in commercio è una fonte importante per la produzione di nuovi prodotti, dall’arredo all’abbigliamento, vi sono plastiche meno duttili e redditizie, che non attraggono l’attenzione dei grandi operatori del settore, soprattutto le ex municipalizzate che hanno saputo negli anni costruire circuiti di recupero di grandi quantità di materiali”.
Fonte www.energiaoltre.it